2. Installazione
2.1. Panoramica connessioni

2.2. Alimentazione
Il dispositivo è alimentato tramite il connettore Power in V+. Tale connettore accetta CC da 8 a 70 V. Il dispositivo non si alimenterà da nessuna delle altre connessioni (ad es., rete). Il cavo di alimentazione CC in dotazione comprende un fusibile lento in linea da 3,15 A.
Quando il CCGX si utilizza in un impianto con un BMS VE.Bus, collegare il Power in V+ del CCGX al morsetto con l’etichettatura 'Disconnessione carico' del BMS VE.Bus. Collegare entrambi i morsetti negativi all’adattatore di una comune Batteria.
Osservazione di cautela rispetto all’alimentazione da un morsetto AC-out di un Inverter, Multi o Quattro VE.Bus:
Se si alimenta il CCGX da un adattatore CA collegato a una porta AC-out di qualsiasi prodotto VE.Bus (Inverter, Multi o Quattro), si verificherà un blocco quando i prodotti VE.Bus si spengono per qualsiasi motivo (dopo qualsiasi guasto operativo o durante un black start). I dispositivi VE.Bus non si avvieranno finché il CCGX è alimentato, ma il CCGX non si avvierà finché non è alimentato. Tale blocco può essere rettificato staccando brevemente l’alimentazione del cavo VE.Bus del CCGX: si osserverà che i prodotti VE.Bus inizieranno immediatamente ad avviarsi.
Oppure si può effettuare una modifica del cablaggio RJ45. Vedere la D20 delle FAQ per ulteriori informazioni a questo riguardo.
Notare che, con o senza le suddette modifiche, l'alimentazione dell'apparecchiatura di monitoraggio con l'uscita CA di un inverter/caricabatterie ha (naturalmente) lo svantaggio che il monitoraggio viene del tutto interrotto quando si verifica un problema che causa l'arresto dell'inverter/caricabatterie. Alcuni esempi ne sono il sovraccarico dell'inverter, l'alta temperatura o la bassa tensione della batteria. Si raccomanda, quindi, di alimentare il dispositivo GX dalla batteria.
Isolamento
Essendo il CCGX collegato a vari prodotti differenti, assicurarsi di prestare particolare attenzione all’isolamento, al fine di evitare cicli di massa. Nel 99 % degli impianti non sussisterà questo problema.
Le porte VE.Bus sono isolate
Le porte VE.Direct sono isolate
Le porte VE.Can sono isolate
Le porte USB non sono isolate Non sarà un problema collegare una chiave elettronica Dongle Wi-Fi o GPS, giacché non è collegata a un’altra alimentazione. Sebbene si formi un ciclo di massa quando si monta un hub USB alimentato separatamente, da test approfonditi non è risultato che ciò causi problemi.
La porta Ethernet è isolata, tranne il rivestimento: utilizzare cavi UTP non schermati per la rete Ethernet
Ampliamento delle porte USB mediante l’uso di un hub USB auto-alimentato
Sebbene il numero di porte USB si possa aumentare mediante un hub, esiste un limite per la quantità di potenza che può fornire la porta USB di serie. Quando si aumenta il numero di porte USB, raccomandiamo di usare sempre hub USB alimentati. E, per ridurre al mimino le possibilità di problemi, assicurarsi di utilizzare hub USB di buona qualità. Victron offre anche un adattatore VE.Direct a USB e si può utilizzare questa soluzione per aumentare il numero di dispositivi VE.Direct che si possono collegare al sistema, vedere questo documento per sapere il limite di dispositivi che si possono connettere a vari dispositivi GX.
2.3. Opzioni di montaggio e accessori
2.4. Collegamento dei prodotti Victron
2.4.1. Multi/Quattro/Inverter (prodotti VE.Bus)
Per non estendere troppo questo documento, ci riferiremo a tutti i Multi, i Quattro e gli Inverter come prodotti VE.Bus.
Le prime versioni dei dispositivi VE.Bus che si possono collegare al CCGX sono la 19xx111 o la 20xx111, uscite nel 2007. Sono supportati anche i firmware VE.Bus 26xxxxx e 27xxxxx, ma non il 18xxxxx.
Tenere presente che per i Multi, Quattro e EasySolar non è possibile utilizzare l’Accensione/spegnimento da remoto (connettore nel controllo PCB VE.Bus) assieme a un CCGX. Deve esserci un cavo tra il morsetto di sinistra e quello intermedio, come quando esce dalla fabbrica. Se fosse necessario un interruttore cablato per disattivare il sistema, utilizzare l’Assistente per Interruttore di Sicurezza.
Questa limitazione non è valida per la generazione successiva di inverter/caricabatterie VE.Bus: se si utilizza un Multi-Plus-II, un Quattro o un Easy-Solar-II, è *possibile* abbinare l’Accensione/spegnimento da remoto a un Color Control GX.
Prodotti VE.Bus singoli
Pre collegare un solo prodotto VE.Bus, collegarlo a una delle prese VE.Bus sul retro del CCGX. Le due prese sono identiche, se ne può usare una qualsiasi. Utilizzare un cavo RJ45 UTP standard, vedere il nostro listino prezzi.
Sistemi VE.Bus in parallelo, trifase e bifase
Per collegare vari prodotti VE.Bus, configurati come sistemi VE.Bus in parallelo, bifase o trifase, collegare il primo o l’ultimo prodotto VE.Bus della catena a una qualsiasi delle prese VE.Bus sul retro del CCGX. Utilizzare un cavo RJ45 UTP standard, vedere il nostro listino prezzi.
I sistemi di cinque o più prodotti VE.Bus, collegati a un CCGX con numero di serie HQ 1628 o precedente, richiedono la chiave elettronica dongle CCGX per grandi sistemi VE.Bus (Numero Prodotto BPP900300100).
Sistemi VE.Bus con Batterie al litio e BMS VE.Bus
Collegare il CCGX alla presa etichettata come “MultiPlus/Quattro”, o a uno dei Multi/Quattro del sistema. Non collegarlo alla presa del Pannello remoto del BMS VE.Bus.
Tenere presente che non sarà possibile controllare l’interruttore On/Off/Charger Only. Questa opzione è automaticamente disattivata nel menù del CCGX quando si utilizza un BMS VE.Bus. L’unico modo per controllare un Multi o un Quattro quando si usano in combinazione con un BMS VE.Bus, è quello di aggregare un Digital Multi Control al sistema. Nei sistemi con un BMS VE.Bus è possibile configurare il limite di corrente in ingresso.
È possibile combinare MultiPlus/Quattro con un BMS VE.Bus e un Digital Multi Control. Si deve solo collegare il Digital Multi Control alla presa RJ-45 del BMS VE.Bus etichettata come Pannello remoto.
Per consentire al CCGX di spegnersi automaticamente in caso di batteria bassa, assicurarsi che il CCGX sia alimentato tramite il BMS VE.Bus: collegare il Power in V+ del CCGX alla Disconnessione del carico del BMS VE.Bus. E collegare entrambi i morsetti negativi all’adattatore di una Batteria comune.
Combinazione del CCGX con un Digital Multi Control
È possibile collegare sia il CCGX che un Digital Multi Control a un sistema VE.Bus. La possibilità di Accendere, Spegnere o impostare su Charger Only il prodotto tramite il CCGX sarà disattivata. Lo stesso vale per il limite di corrente in ingresso: quando nel sistema è presente un Digital Multi Control, il limite di corrente in ingresso impostato in tale pannello di controllo sarà l’impostazione principale e non sarà possibile cambiarla nel CCGX.
Collegamento di vari sistemi VE.Bus a uno singolo CCGX
Si può collegare un solo sistema VE.Bus alle porte sul retro del CCGX. Il modo professionale per monitorare più sistemi è quello di aggiungerne un altro CCGX
Se fosse necessario collegare più di un sistema allo stesso CCGX, utilizzare un MK3-USB. Le funzionalità saranno limitate:
Solo il sistema collegato alle porte VE.Bus integrate sarà utilizzato per generare i dati delle pagine della Panoramica.
Tutti i sistemi collegati saranno visibile nell’Elenco dispositivi
Tutti i sistemi collegati saranno presi in considerazione per il calcolo del Consumo energetico e della distribuzione (grafici kWh nel VRM)
Solo il sistema collegato alle porte VE.Bus integrate sarà utilizzato per la logica di Avvio/arresto del generatore
Il CCGX non invierà più dati corretti al VRM. Il Venus GX invia informazioni di entrambi i sistemi al VRM, pertanto è preferibile utilizzare un Venus GX per questo tipo di sistemi.
Nel caso di un sistema ESS, si utilizza solo il sistema collegato alle porte VE.Bus integrate per i meccanismi ESS. L’altro appare solamente nell’elenco dispositivi.
In alternativa, si può usare l’interfaccia VE.Bus a VE.Can (ASS030520105). Aggiungerne una per ogni sistema aggiuntivo. Tenere presente che lo sconsigliamo, giacché tale interfaccia è un prodotto disapprovato. Assicurarsi che la rete VE.Can sia terminata e alimentata. Per l’alimentazione della rete VE.Can, vedere la D17 nel nostro documento sulla comunicazione dei dati.
Caratteristiche aggiuntive fornite da un dispositivo GX ai prodotti VE.Bus
Tramite il Portale VRM si può configurare da remoto un dispositivo GX collegato a internet. Si prega di leggere il manuale del Remote VE.Configure per ulteriori informazioni, requisiti del sistema e passi specifici per accedere a questa funzionalità.
2.4.2. Serie Battery Monitor SmartShunt, BMV-700 e MPPT con una porta VE.Direct
La connessione diretta tramite cavo VE.Direct è limitata al numero di porte VE.Direct del dispositivo (vedere Panoramica delle Connessioni). Sono disponibili due tipi di cavo VE.Direct:
Cavi VE.Direct dritti, ASS030530xxx
Cavi VE.Direct con un connettore angolare a una estremità. Questi ultimi sono indicati per minimizzare la profondità necessaria dietro il pannello, ASS030531xxx
I cavi VE.Direct possiedono una lunghezza massima di 10 metri. Non è possibile prolungarli. Se fosse necessaria una lunghezza maggiore, utilizzare un VE.Direct a un adattatore USB con un cavo di prolunga USB attivo.
È anche possibile usare l’interfaccia VE.Direct a VE.Can, ma tenere presente che funziona solo per il BMV-700 e il BMV-702. Non compatibile con il BMV-712, i caricatori solari MPPT e gli Inverte con una porta VE.Direct. Vedere il paragrafo successivo per ulteriori informazioni su questa interfaccia VE.Can.
Connessione al CCGX di più dispositivi VE.Direct, rispetto al numero delle Porte VE.Direct
Innanzitutto, tenere presente che il numero massimo di dispositivi VE.Direct collegabili viene determinato secondo il tipo di dispositivo GX e limitato dalla potenza della CPU. Può anche essere ridotto per sistemi molto complessi, come vari inverter FV CA oppure inverter caricatori sincronizzati, ecc. Pertanto, in fase di progettazione, lasciare sempre un certo margine. Il modo in cui sono collegati, direttamente, via USB o via hub, non cambia tale numero massimo. Vedere qui il limite massimo per tutti i dispositivi GX.
Per il CCGX, il limite è di 5.
Queste sono le opzioni su come collegare più prodotti VE.Direct di quanta sia la disponibilità sulle porte VE.Direct:
Opzione 1: Utilizzare l’interfaccia VE.Direct a USB. Il CCGX possiede delle porte USB integrate (vedere Panoramica delle Connessioni). Utilizzare un USB-hub quando sono necessarie delle porte USB aggiuntive.
Opzione 2: (Unicamente!) il BMV-700 e il BMV-702 possono essere collegati anche tramite l'interfaccia VE.Direct to VE.Can. Notare che gli inverter BMV-712, MPPT e VE.Direct non possono essere collegati utilizzando l’interfaccia CAN-bus, poiché questa non traduce i loro dati in messaggi CAN-bus. Quando si utilizza l’interfaccia VE.Direct to VE.Can, assicurarsi che la rete VE.Can sia terminata e alimentata. Per sapere come alimentare la rete VE.Can, vedere la D17 nel nostro documento di comunicazione dei dati. Infine, si noti che questa interfaccia canbus è deprecata.
Modalità Monitor del Carico CC
Se si desidera utilizzare uno SmartShunt o un BMV-712 per monitorare singoli circuiti CC, invece di un intero sistema monitor della batteria, in VictronConnect è possibile cambiare l’impostazione della Modalità monitor da Monitor della Batteria a Contatore di Energia CC.
Se è selezionato Contatore CC, è possibile scegliere i seguenti tipi (anche in VictronConnect):
Caricabatterie solare, Caricabatterie eolico, Generatore asse, Alternatore, Cella carburante, Generatore idraulico, Caricabatterie CC/CC, Caricabatterie CA, Sorgente generica, Carico generico, Propulsione elettrica, Frigorifero, Pompa idraulica, Pompa di sentina, Sistema CC, Inverter, Scaldacqua
Una volta stabilita la connessione con un dispositivo GX, il tipo, gli ampere e la potenza appaiono nelle interfacce utente e sono disponibili nel Portale VRM.
Se configurato come tipo “Sistema CC”, il GX esegue altre funzioni, oltre alla registrazione e visualizzazione:
la potenza che appare nel riquadro del sistema CC corrisponde alla somma della potenza segnalata da tutti gli SmartShunt configurati a tale fine. L’utilizzo di vari contatori è consentito al fine di accogliere, ad esempio, un catamarano, in modo da poter misurare i Sistemi CC sullo scafo di babordo e sullo scafo di tribordo.
La Corrente del Sistema CC viene compensata quando l’impostazione della corrente di carica DVCC è limitata per i Multi, Quattro e Caricabatterie Solari. Ad esempio, quando viene misurato un carico di 50 A e il CCL della batteria è di 25 A, il limite per i Multi & e i Caricabatterie Solari è di 75 A. Rappresenta una miglioria per i sistemi con carichi CC importanti, come quelli degli yacht, delle vetture e degli RV (Veicoli di rientro).
Note e limitazioni: (A) questa caratteristica è disponibile per SmartShunt e BMV-712. Non per i BMV-700 e BMV-702.
(B) L’impostazione della modalità contatore si esegue mediante VictronConnect nello stesso BMV/SmartShunt.
(C) La caratteristica NMEA 2000-out non supporta questi nuovi tipi: ad esempio, quando si utilizza uno SmartShunt per misurare l’uscita di un alternatore, tali dati non sono disponibili nel NMEA 2000.
Note sui vecchi MPPT VE.Direct
Un MPPT 70/15 deve essere dell’anno/settimana 1308 o successivo. I precedenti 70/15 non sono compatibili con il CCGX e, sfortunatamente, non serve aggiornare il firmware del MPPT. Per trovare il numero dell’anno/settimana del vostro modello, cercare il numero di serie stampato sull’etichetta, sita sul retro. Ad esempio, il numero HQ1309DER4F indica l’anno 2013, settimana 09.
2.4.3. Dispositivi VE.Can
Per collegare un prodotto tramite la porta VE.Can, utilizzare un cavo RJ45 UTP standard (Disponibile con connettori dritti e a gomito).
Non dimenticare di terminare la rete VE.Can ad entrambe le estremità, tramite un terminatore VE.Can. Si fornisce una busta con due terminatori con ogni prodotto VE.Can. Sono disponibili anche separatamente.
Altre note:
Per poter lavorare con il CCGX, un MPPT 150/70 deve possedere un firmware v2.00 o più recente.
Si può combinare un pannello di controllo Skylla-i con un CCGX.
Si può combinare un pannello di controllo Ion con un CCGX.
Tutti i dispositivi VE.Can alimentano la rete VE.Can, pertanto, in queste circostanze, non sarà necessario alimentarla separatamente. Nessun convertitore di protocollo, come l’interfaccia VE.Bus a VE.Can e l’interfaccia BMV a VE.Can, alimenta la rete VE.Can.
I seguenti prodotti supportano anche il monitoraggio e la configurazione di VictronConnect-Remote :
Lynx Shunt VE.Can e BMS Lynx Smart
Multi RS, Inverter RS e MPPT RS
Skylla-i e Skylla-IP44/-IP65 (richiede il firmware v1.11)
tutti i caricabatterie solari VE.Can tranne il vecchissimo (grande contenitore rettangolare con display) BlueSolar MPPT VE.Can 150/70 e 150/85
2.4.4. Interfacce VE.Can e BMS-Can
Per difetto, VE.Can è impostato su 250 kbit/s e BMS-Can (se presente) su 500 kbit/s.
VE.Can è stato pensato per l’uso con i prodotti VE.Can di Victron (e compatibili con Victron), come MPPT VE.Can e Lynx Shut VE.Can. È possibile collegare in stringa questi VE.Can da 250 kbit/s tramite questo bus. Deve essere terminato a entrambe le estremità con i terminatori VE.Can in dotazione.
Si può impostare la porta VE.Can da 250 kbit/s su 500 kbit/s (o un’altra delle svariate velocità CAN-bus per altre applicazioni CAN-bus).
Altri tipi di Batterie e BMS potrebbero affermare di essere compatibili con BMS-Can o VE.Can, ma se non appaiono nell’elenco di compatibilità della batteria, non sono state collaudate da Victron per confermare che funzionino.
Un possibile elemento aggiuntivo di confusione è che effettivamente in commercio CI SONO altri prodotti BMS che utilizzano un profilo BMS CAN-bus da 250 kbit/s.
Questi possono essere collegati solo alla porta VE.Can e devono anche essere configurati per corrispondere a questa (VE.Can e BMS CAN-bus (250 bit/s)) nel menù servizi della stessa porta VE.Can.
Questi BMS si possono usare nella stessa cascata cablata in cui ci siano altri dispositivi VE.Can di Victron.
2.4.5. Inverter RS, Multi RS e MPPT RS
Gli Inverter RS, Inverter RS Solar e i Multi RS sono dotati sia di interfaccia VE.Direct che VE.Can. A questi prodotti specifici è possibile collegare anche un dispositivo GX tramite l’interfaccia VE.Can, ma non è possibile collegarlo tramite l’interfaccia VE.Direct.
L’interfaccia VE.Direct di questi prodotti particolari si utilizza solo per la connessione di un adattatore VE.Direct a USB per la programmazione.
Questa restrizione non è valida per il MPPT RS, il quale si può collegare a un dispositivo GX tramite VE.Direct o VE.Can..
2.4.6. Serie BMV-600
Collegare il BMV-600 tramite il cavo VE.Direct a BMV-60xS. (ASS0305322xx)
2.4.7. Link Box CC
Collegare il Link Box CC, tramite il cavo RJ-12 in dotazione. Poi collegare il BMV-700 al CCGX: vedere collegamento BMV-700 per ulteriori istruzioni.
2.4.8. Adattatore per trasmettitore a serbatoio resistivo VE.Can
Vedere la sua pagina e il manuale nel nostro sito web per ulteriori dettagli sull’Adattatore.
Per collegare un prodotto tramite una porta VE.Can, utilizzare un cavo RJ45 UTP standard.
Non dimenticare di terminare la rete VE.Can ad entrambe le estremità tramite un terminatore VE.Can. Si fornisce una busta con due terminatori con ogni prodotto VE.Can. Sono disponibili anche separatamente (ASS030700000). (Disponibile con connettori dritti o a gomito).
Assicurarsi che il CAN-bus sia alimentato, vedere il capitolo Alimentazione nel manuale dell’Adattatore del trasmettitore del serbatoio per ulteriori dettagli.
2.5. Collegamento di un Inverter fotovoltaico
La misurazione dell’uscita di un Inverter FV fornirà all’utente una panoramica dia dell’attuale bilanciamento della potenza che della distribuzione dell’energia. Tenere presente che tali misurazioni sono utilizzare solo per visualizzare informazioni. Non sono necessarie, né sono utilizzate, dall’impianto per le sue prestazioni. Oltre a monitorare, il dispositivo GX può anche limitare alcuni tipi e marche di Inverter FV, ad es., riducendo la loro potenza in uscita. Ciò si utilizza, ed è necessario, per la funzione ESS Zero alimentazione.
Connessioni dirette
Tipo | Senza alimentazione | Dettagli |
---|---|---|
Fronius | Sì | Connessione LAN, vedere GX, GX - Manuale Fronius |
SMA | No | Connessione LAN, vedere GX, GX - Manuale SMA |
SolarEdge | No | Connessione LAN, vedere GX, GX - Manuale SolarEdge |
ABB | Sì | Connessione LAN, vedere GX, GX - Manuale ABB |
Utilizzo di un contatore Per gli Inverter FV che non possono essere interfacciati digitalmente, si può utilizzare un contatore:
Tipo | Senza alimentazione | Dettagli |
---|---|---|
No | Collegato all’entrata analogica dell’inverter/caricabatterie. Costo inferiore, meno preciso. Contatore di energia | |
No | Cablato al CCGX o collegato senza cavi, tramite il nostro Zigbee alle interfacce USB/RS485. Vedere la pagina d’inizio Contatori di Energia | |
Sensori CA wireless | No | Vedere il manuale Sensore Wireless CA, Discontinuo |
2.6. Collegamento di un GPS USB
Utilizzare un GPS per rintracciare da remoto veicoli o natanti, tramite il Portale VRM. È anche possibile configurare una Recinzione geografica, che invia automaticamente un allarme quando il sistema abbandona l’area designata. Si può scaricare il file gps-tracks.kml per aprirlo, ad esempio, in Navlink o Google Earth.
Victron non vende USB-GPS, ma il CCGX supporta moduli GPS di terze parti, i quali utilizzano quasi tutti l’impostazione di comando NMEA 0183. Può comunicare alle velocità di trasmissione di 4800 e 38400 baud. Collegare l’unità a una qualsiasi delle due prese USB. La connessione potrebbe richiedere alcuni minuti, ma il CCGX riconoscerà automaticamente il GPS. La localizzazione dell’unità sarà automaticamente inviata al portale online VRM e la sua posizione apparirà sulla mappa.
Il CCGX è stato collaudato per la compatibilità con:
Globalsat BU353-W SiRF STAR III 4800 baud
Globalsat ND100 SiRF STAR III 38400 baud
Globalsat BU353S4 SiRF STAR IV 4800 baud
Globalsat MR350 + BR305US SiRF STAR III 4800 baud
2.7. Collegamento di un GPS NMEA 2000
Utilizzare un GPS per rintracciare da remoto veicoli o natanti, tramite il Portale VRM. È anche possibile configurare una Recinzione geografica, che invia automaticamente un allarme quando il sistema abbandona l’area designata. Si può scaricare il file gps-tracks.kml per aprirlo, ad esempio, in Navlink o Google Earth.
Il trasmettitore GPS della ditta esterna NMEA 2000 deve soddisfare i seguenti requisiti:
La classe del dispositivo NMEA 2000 deve essere 60, Navigazione.
La funzione del dispositivo NMEA 2000 deve essere 145, Posizione Proprio Natante (GNSS).
La posizione (latitudine, longitudine) deve essere trasmessa in PGN 129.025.
L’altitudine, che è opzionale, deve essere trasmessa in PGN 129.029.
Rotta e velocità (entrambe opzionali) devono essere trasmesse in PGN 129.026.
La maggior parte dei GPS NMEA 2000 è compatibile. La compatibilità è stata testata mediante:
Garmin GPS 19X NMEA 2000
Per collegare una rete NMEA 2000 alla porta VE.Can del dispositivo GX, entrambe con connettori di tipo diverso, esistono due soluzioni:
Il cavo VE.Can a NMEA 2000. Questo, inserendo o meno il fusibile, permette di alimentare o meno la rete NMEA 2000 con apparecchiature Victron. Annotare gli avvisi che mostriamo a continuazione.
L’Adattatore VE.Can 3802 di OSUKL. Il suo vantaggio è che si presta bene a collegare un solo dispositivo NMEA 2000, come un trasmettitore del serbatoio, a una rete VE.Can. Può anche alimentare una rete NMEA 2000 con una tensione inferiore, direttamente da un sistema Victron a 48 V.
Avvisi e soluzioni per sistemi a 24 V e 48 V
Mentre tutti i componenti Victron possono lavorare fino a 70 V in ingresso sulle loro connessioni CAN-bus, alcuni dispositivi NMEA 2000 non sono compatibili con tale entrata, giacché richiedono una connessione NMEA 2000 alimentata a 12 V e che a volte arriva fino a 30 o 36 V. Assicurarsi di leggere le schede tecniche di tutti i dispositivi NMEA 2000. Se il sistema comprende un NMEA 2000 che richiede una tensione di rete inferiore alla tensione batteria, vedere qui sopra l’adattatore 3802 VE.Can di OSUKL, oppure installare il cavo VE.Can a NMEA 2000 senza fusibile e fornire un’alimentazione consona alla rete NMEA 2000 utilizzando, ad esempio, un cavo per adattatore di alimentazione NMEA 2000 (non fornito da Victron). La porta VE.Can del Dispositivo GX non necessita alimentazione esterna per funzionare.
2.8. Collegamento di un Generatore Fischer Panda
2.9. Collegamento di un GX Tank 140
Il GX Tank 140 è un accessorio per la nostra gamma di prodotti di monitoraggio del sistema GX.

Rileva le letture di fino a quattro sensori di livello del serbatoio.
I livelli del serbatoio devono essere letti localmente nel sistema o da remoto tramite il Portale VRM.

Il GX Tank 140 è compatibile con i trasmettitori di corrente (da 4 a 20 mA) e con i trasmettitori di tensione (da 0 a 10 V). La connessione al Dispositivo GX si effettua tramite USB, che è anche la modalità di alimentazione del GX Tank, che non richiede cavi di alimentazione aggiuntivi.
Per rendere il più semplice possibile il cablaggio del trasmettitore del serbatoio, due delle quattro entrate forniscono un’alimentazione da 24 V al trasmettitore stesso. Per utilizzare gli altri due canali è necessaria un’alimentazione esterna e sono presenti un morsetto di entrata dell’alimentazione e delle uscite con fusibile per agevolare tale azione.
I limiti superiore e inferiore sono configurabili per consentire l’utilizzo di trasmettitori che forniscano solo parte della scala, ad esempio da 0 a 5 V.
Per le applicazioni marittime, il Dispositivo GX può trasmettere i livelli del serbatoio mediante la rete NMEA 2000 e questi saranno ricevuti da altri display, come un MFD.
Nella pagina prodotto del GX Tank 140 si trova il collegamento alla sua documentazione completa.
2.10. Collegamento di trasmettitori del serbatoio NMEA 2000 di terze parti
Per essere visibile sul dispositivo GX, un trasmettitore del serbatoio NMEA 2000 di terze parti deve soddisfare i seguenti criteri:
Trasmettere il Livello del Fluido NMEA 2000, 127505
La classe del dispositivo NMEA 2000 deve essere Generale (80), combinata con il codice funzione Tasduttore (190), oppure Sensore (170). Oppure la classe del dispositivo NMEA 2000 deve essere Sensore (75), combinata con la funzione Livello Fluido (150).
Attualmente non è supportata una sola funzione che riporti vari Livelli Fluido.
Per alcuni trasmettitori del serbatoio è anche possibile configurare la capacità e il tipo di fluido nei menu del dispositivo GX, per esempio il Maretron TLA100. Questa struttura può essere disponibile con altri trasmettitori di altri produttori, vale la pena provare.
NMEA 2000 trasmettitori del serbatoio testati compatibili:
Maretron TLA100
Maretron TLM100
Numero pezzo Sensore Livello Fluido Navico Fuel-0 PK 000-11518-001. Si noti che è necessario un display Navico per configurare la capacità, il tipo di fluido e altri parametri del sensore. Vedere l'avviso di tensione qui sotto.
Oceanic Systems (UK) Ltd (OSUKL) - 3271 Trasmettitore del serbatoio volumetrico Nel caso in cui non dovesse funzionare, necessiterà di un aggiornamento del firmware. Per farlo, contattare OSUKL. Vedere l'avviso di tensione qui sotto.
Oceanic Systems UK Ltd (OSUKL) - 3281 Trasmettitore del livello dell’acqua Vedere l'avviso di tensione qui sotto.
È possibile che funzioni anche altri. Se ne conoscete uno che funzioni bene, vi preghiamo di modificare questa pagina o di mettervi in contatto con noi in Comunità -> Modifiche.
Per collegare una rete NMEA 2000 alla porta VE.Can del dispositivo GX, entrambe con connettori di tipo diverso, esistono due soluzioni:
Il cavo VE.Can to NMEA 2000. Questo, inserendo o lasciando fuori il fusibile permette di alimentare o meno la rete NMEA 2000 con apparecchiature Victron. Prendere nota degli avvisi di seguito.
L’adattatore 3802 VE.Can di OSUKL. Il suo vantaggio è che si presta bene a collegare un singolo dispositivo NMEA 2000, come ad esempio un trasmettitore del serbatoio, in una rete VE.Can. È anche in grado di alimentare una rete NMEA 2000 a bassa tensione direttamente da un sistema Victron a 48 V.
Avvisi e soluzioni per sistemi a 24 V e 48 V
Mentre tutti i componenti Victron possono lavorare fino a 70 V in ingresso sulle loro connessioni CAN-bus, alcuni dispositivi NMEA 2000 non possono, giacché richiedono una connessione NMEA 2000 alimentata a 12 V e a volte arrivano fino a 30 o 36 V. Assicurarsi di leggere tutte le schede tecniche dei dispositivi NMEA 2000. Se il sistema comprende un NMEA 2000 che richiede una tensione di rete inferiore alla tensione batteria, vedere qui sopra l’adattatore 3802 VE.Can di OSUKL, oppure installare il cavo VE.Can a NMEA 2000 senza fusibile e fornire un’alimentazione consona alla rete NMEA 2000 utilizzando, ad esempio, un cavo per adattatore di alimentazione NMEA 2000 (non fornito da Victron). La porta VE.Can del Dispositivo GX non necessita alimentazione esterna per funzionare.
2.11. Collegamento dei sensori di temperatura
2.11.1. Sensori Ruuvi bluetooth wireless
Il sensore Ruuvi rileva temperatura, umidità e pressione atmosferica e le trasmette via wireless al dispositivo GX.
Tenere presente che il Color Control GX non è dotato di capacità bluetooth integrata e richiede un adattatore Bluetooth USB.
Adattatori Bluetooth USB testati e garantiti per il funzionamento:
Insignia (NS-PCY5BMA2)
Logilink BT0037
TP-Link UB400(UN)
Ewent EW1085R4
Laird BT820
Laird BT851
Kinivo BTD-400
Adattatore Ideapro USB bluetooth 4.0
Un elenco di ulteriori adattatori testati, nonché di adattatori testati ma che non funzionano, è disponibile qui: https://community.victronenergy.com/questions/112834/connect-ruuvi-to-ccgx.html
Procedura di installazione
Assicurarsi che il Bluetooth si attivato nel menù bluetooth (attivo per difetto)
Accedere a Impostazioni → I/O → Menù Sensori Bluetooth, quindi Attiva per attivare i sensori di temperatura Bluetooth.
I sensori Ruuvi hanno in dotazione una linguetta di plastica rimovibile. Tale linguetta serve a prevenire la scarica quando sono stoccati su un ripiano. Rimuovere la linguetta di plastica e l’unità inizia a trasmettere le informazioni sulla temperatura.

Il sensore deve apparire nel menù “Ruuvi ####” con un ID dispositivo di 4 cifre esadecimali: attivare il sensore Ruuvi desiderato.
Il sottomenu Adattatori Bluetooth visualizza un elenco degli adattatori Bluetooth disponibili. L'opzione menù Scansione continua esegue una scansione permanente dei nuovi sensori Bluetooth.
Se sono presenti vari sensori, si consiglia di scrivere a mano sul sensore questo ID dispositivo per aiutarsi a identificarli.
Il sensore ora dovrebbe essere visibile nel menù principale: per difetto è etichettato come “Sensore di temperatura generico (##)”.

Nel menù del sensore di temperatura è possibile regolare il tipo e anche impostare un nome personalizzato.
Si stima che i sensori Ruuvi durino più di 12 mesi con una sola batteria a bottone CR2477 3V Li sostituibile. Sia la tensione della batteria interna che lo stato della batteria sono visualizzati nel menù del rispettivo sensore. Stato 'Ok' = tensione della batteria ≤2,50 V. Stato "Batteria del sensore scarica" = tensione della batteria ≥2,50 V.
È possibile aggiornare il firmware del Ruuvi grazie alla sua app per cellulare, ma non sarà necessario se non si verificano problemi.
2.12. Collegamento ai sensori di Irradiazione Solare IMT, Temperatura e vento
Compatibilità
Ingenieurbüro Mencke & Tegtmeyer GmbH (IMT) offre una gamma di modelli di sensori di irraggiamento digitali al silicio, compresi nella serie Si-RS485 e tutti compatibili con i dispositivi GX di Victron.
Sono supportati anche i sensori opzionali/aggiuntivi della temperatura del modulo esterno, della temperatura ambiente e della velocità del vento.
I sensori esterni opzionali/aggiuntivi si collegano al sensore di irraggiamento solare, mediante una presa pre-installata, oppure sono pre-cablati al sensore di irraggiamento solare (solamente temperatura del modulo esterno e ambiente). Se i sensori esterni sono collegati tramite un adeguato sensore di irraggiamento solare, tutti i dati delle misurazioni vengono trasmessi al dispositivo GX di Victron mediante il solo cavo interfaccia.
Ogni modello di sensore di irraggiamento solare della serie Si-RS485 possiede una capacità diversa, rispetto ai sensori esterni (oppure ha un sensore esterno pre-cablato), pertanto soppesare accuratamente i possibili desideri/requisiti futuri, prima di procedere all’acquisto.
È anche possibile collegare un sensore di temperatura del modulo Tm-RS485-MB (visibile come “temperatura cella”) o un sensore di temperatura ambiente Ta-ext-RS485-MB (visibile come “temperatura esterna”) indipendente, direttamente al dispositivo GX di Victron, senza sensore di irradiazione solare o in aggiunta a uno preesistente.
Funzionamento
La serie di sensori di irraggiamento solare Si-RS485 IMT utilizza un’interfaccia elettrica RS485 e un protocollo di comunicazione Modbus RTU.
Il dispositivo GX Victron deve avere la versione 2.40 o più recente.
Il firmware del sensore IMT deve avere almeno la versione 1.52: per ulteriori informazioni a tale riguardo si prega di rivolgersi a IMT.
La connessione fisica al dispositivo GX di Victron si esegue tramite porta USB e necessita un cavo interfaccia RS485 a USB di Victron.
È necessaria anche un’adeguata fonte di alimentazione CC esterna (da 12 a 28 VCC), giacché il sensore NON è alimentato tramite USB.
Connessioni dei cavi
Lo schema riportato nella guida di installazione mostra la configurazione dei cavi in un impianto tipico.

Connessioni dei cavi
Si-Sensor | Interfaccia RS485 a USB di Victron | Segnale |
---|---|---|
Marrone | Arancione | RS485 Data A + |
Arancione | Giallo | RS485 Data B - |
Rosso | - | Pos. Alimentazione: da 12 a 28 VCC |
Nero | Neg Alimentazione/Gnd: 0 VCC | |
Nero (spesso) | - | Terra/Schermo Cavo/PE |
- | Rosso | Pos. Alimentazione: 5 VCC (non utilizzato) |
- | Nero | Neg Alimentazione/Gnd: 0 VCC (non utilizzato) |
Marrone | Terminatore 1: 120R (non utilizzato) | |
Verde | Terminatore 2: 120R (non utilizzato) |
Note di Installazione
La massima tensione CC di alimentazione consentita per la gamma di sensori di irraggiamento solare serie Si-RS485 IMT è di 28,0 VCC: in base al banco batterie/sistema da 24 V e 48 V, nell’impianto si deve utilizzare un convertitore CC-CC di Victron (24/12, 24/24, 48/12 o 48/24) o un adattatore CA-CC.
Per i banchi batterie/sistemi da 12 V, la gamma di sensori di irraggiamento solare serie Si-RS485 IMT deve essere alimentata direttamente dal banco batterie e continuerà a funzionare fino a una tensione minima di 10,5 V (misurati nel sensore, rispondono per la caduta di tensione nel cavo).
Per vedere le note e specifiche particolareggiate di cablaggio/installazione, vedere la “Guida di Riferimento Rapido” della serie Si-RS485 IMT di sensori di irraggiamento solare e le “Schede Tecniche” del cavo interfaccia RS485 a USB di Victron.
Per garantire l’integrità del segnale e un funzionamento solido, assicurarsi specificamente che:
L’estensione dei cavi rispetti le specifiche di sezione minima, riportate nella summenzionata tabella, in base alla tensione di alimentazione CC e alla lunghezza del cavo
L’estensione dei cavi possieda un’adeguata schermatura e un nucleo a doppino ritorto
Il cavo originale, attaccato all’interfaccia RS485 a USB di Victron, abbia una lunghezza massima limitata a 20 cm, per gli impianti nei quali la lunghezza totale del cavo è superiore a 10 m o nei quali sono presenti specifici problemi di interferenze nell’impianto/sito: in quest’ultimo caso si devono usare cavi idonei/di alta qualità per l’intera lunghezza del cavo, piuttosto che solamente per la lunghezza dell’estensione
I cavi siano installati separatamente/lontano dai principali cavi di alimentazione CC o CA
Tutti i cavi siano opportunamente terminati (compresi quelli che non si usano) e opportunamente isolati dall’ingresso di agenti atmosferici/acqua
La carcassa del sensore non sia aperta o manomessa durante l’installazione, giacché l’integrità della sigillatura potrebbe risultare compromessa (e si annullerebbe la garanzia)
Il sensore di irraggiamento solare della serie Si-RS485TC IMT comprenda un Isolamento Galvanico interno (fino a 1000 V) tra l’alimentazione e i circuiti Modbus RS485 e, di conseguenza, l’interfaccia non isolata RS485 a USB di Victron sia indicata per la maggior parte degli impianti.
Tuttavia, se si preferisce un’interfaccia isolata RS485 a USB, l’unico dispositivo compatibile è il USB485-STIXL di Hjelmslund Electronics (qualsiasi altro tipo non sarà riconosciuto dal dispositivo GX).
Sensori Multipli
È possibile collegare vari sensori di irraggiamento solare della serie Si-RS485 IMT a un comune dispositivo GX di Victron, sebbene sia necessaria un’interfaccia dedicata RS485 a USB di Victron per ogni singola unità.
Le unità multiple non possono essere combinate in una sola interfaccia (giacché tale combinazione non è supportata dal relativo software Venus OS).
Configurazione
Generalmente, non è necessaria alcuna configurazione speciale/aggiuntiva: la configurazione predefinita “di fabbrica” è compatibile per la comunicazione con un dispositivo GX di Victron.
Tuttavia, nei casi in cui il sensore di irraggiamento solare della serie Si-RS485 IMT sia stato previamente utilizzato in un altro sistema e/o le impostazioni siano cambiate per qualsiasi motivo, è necessario ripristinare la configurazione predefinita prima di utilizzarlo.
Per controllare la configurazione, scaricare lo “Strumento per la configurazione del software Si-Modbus” di IMT. Seguire le istruzioni nella “Documentazione del Configuratore Si-Modbus” di IMT e verificare/aggiornare le seguenti impostazioni:
Indirizzo Modbus: 1
Velocità di trasmissione (in Baud): 9600
Formato Dati: 8N1 (10 Bit)
Per un’ulteriore assistenza relativamente alla configurazione dei sensori di irraggiamento solare della serie Si-RS485 IMT, si prega di rivolgersi direttamente a IMT Solar.
Interfaccia Utente - Dispositivo GX
Dopo averlo collegato al dispositivo GX di Victron e averlo alimentato, il sensore di irraggiamento solare della serie Si-RS485 IMT sarà automaticamente rilevato in pochi minuti e apparirà nel menù “Elenco dispositivi”.

Nel menù “Sensore di irraggiamento solare Serie Si-RS485 IMT” saranno visualizzati automaticamente tutti i parametri disponibili (in base ai sensori collegati) e gli aggiornamenti in tempo reale.

Nel sottomenù “Impostazioni”, è possibile attivare e disattivare manualmente qualsiasi sensore esterno opzionale/aggiuntivo, collegato al sensore di irraggiamento solare serie Si-RS485 IMT.


2.12.1. Visualizzazione dei Dati - VRM
Per controllare i dati registrati della cronologia nel portale VRM, espandere l’elenco dei widget “Sensore Meteorologico” e selezionare il widget “Sensore Meteorologico”.

Nel grafico appariranno automaticamente i dati di tutti i tipi di sensori disponibili. Singoli sensori/parametri possono anche essere attivati/disattivati cliccando sul nome/didascalia del sensore.

2.13. Collegamenti del relè
Il dispositivo GX è dotato di funzionalità relè normalmente aperto (NO) e normalmente chiuso (NC) a potenziale zero. È possibile programmarne il funzionamento in diverse condizioni tramite il menù.
![]() |
ID | Descrizione |
---|---|
A | Fusibile |
B | Relè programmabile |
C | Generatore, cicalino, luce di avviso, circuito di allarme, ventola di estrazione e così via |
D | Batteria |
![]() |
ID | Descrizione |
---|---|
A | Relè programmabile |
B | Fusibile |
C | Generatore o circuito di allarme |
2.14. Monitoraggio del carico CA
Tutti i tipi di contatori di energia possono ora essere configurati per svolgere un nuovo “ruolo”: monitor del carico CA. Tale configurazione si effettua nel menù in cui si sceglie anche tra Rete, Inverter FV e Generatore. Dopo aver selezionato il monitor del carico CA, il carico viene visualizzato nell'Elenco dei dispositivi.
Si noti che i carichi così misurati non vengono utilizzati per i calcoli, ma solo per il monitoraggio.